Eventi

13 marzo 2022:
Benedetta la statua della Madonna che era stata ritrovata abbandonata nei campi due anni fa.
E' stata restaurata e posizionata al cimitero di Bissone.
13 marzo 2022
Inaugurata la Piazza a fianco dell'Oratorio deidcata a Giovanni Paolo II

MESSAGGIO DEL VESCOVO CORRADO PER IL CAMMINO SINODALE
Messaggio alla diocesi di Pavia sul
cammino sinodale
Carissimi
sacerdoti e diaconi, consacrati e consacrate, fedeli tutti,
Domenica
17 ottobre 2021, in comunione con tutta la Chiesa, si è aperta la fase
diocesana del Sinodo dei vescovi, voluto e indetto da Papa Francesco. Nell’omelia
durante la concelebrazione eucaristica in duomo ho affermato che si tratta di
«una prima fase di ascolto e consultazione del popolo di Dio … Il tema scelto
riguarda la sinodalità, come modo d’essere della Chiesa, come forma della sua
vita e della sua missione: Per una Chiesa
sinodale: comunione, partecipazione, missione. La fase diocesana del Sinodo
universale coincide con il primo anno del cammino
sinodale che impegnerà la Chiesa in Italia da qui al 2025: un cammino
promosso come risposta a una precisa e forte sollecitazione del Papa, con il
desiderio di realizzare un incontro diffuso nelle nostre diocesi, che possa
coinvolgere non solo le comunità cristiane, nelle differenti espressioni, ma
anche ambienti e persone che restano più ai margini della vita ecclesiale,
animati tuttavia da attese, esigenze e desideri, che possono e devono
interpellare la Chiesa».
Il
senso di questa consultazione ampia, che dovrebbe coinvolgere non solo le
comunità cristiane, ma anche ambienti e persone, più esterni alla vita della
Chiesa e che hanno tuttavia interrogativi e attese che ci riguardano, è
metterci in ascolto dello Spirito, che parla anche attraverso il cuore dei
battezzati, degli uomini e delle donne che incrociano il cammino e la
testimonianza della Chiesa.
Non
si tratta di una “raccolta di opinioni”, con l’intento di seguire acriticamente
pensieri diffusi sulla fede e sulla vita ecclesiale: piuttosto è un modo di
imparare a essere Chiesa in cammino, immersa nella storia, attenta a ciò che lo
Spirito ci chiede, per essere sempre più fedeli alla nostra missione e per
entrare in rapporto con i nostri fratelli. È un ascolto che chiede poi capacità
di leggere e di discernere, nella voce dei fratelli, ciò che lo Spirito dice
oggi a noi.
Più
volte, in questi mesi, il Papa ci ha ricordato come vivere questo tempo
sinodale perché sia davvero un’esperienza feconda per la vita e la missione
delle comunità, un aiuto a ritrovare il gusto della testimonianza e
dell’incontro, per condividere la gioia del Vangelo e la bellezza della fede
cristiana: «Viviamo dunque questa occasione di incontro, ascolto e riflessione
come un tempo di grazia, fratelli e sorelle, un tempo di grazia che,
nella gioia del Vangelo, ci permetta di cogliere almeno tre opportunità.
La prima è quella di incamminarci non occasionalmente ma strutturalmente
verso una Chiesa sinodale: un luogo aperto, dove tutti si sentano a casa
e possano partecipare. Il Sinodo ci offre poi l’opportunità di diventare Chiesa
dell’ascolto: di prenderci una pausa dai nostri ritmi, di arrestare le
nostre ansie pastorali per fermarci ad ascoltare. Ascoltare lo Spirito
nell’adorazione e nella preghiera. Quanto ci manca oggi la preghiera di
adorazione! Tanti hanno perso non solo l’abitudine, anche la nozione di che
cosa significa adorare. Ascoltare i fratelli e le sorelle sulle speranze e le
crisi della fede nelle diverse zone del mondo, sulle urgenze di rinnovamento
della vita pastorale, sui segnali che provengono dalle realtà locali. Infine,
abbiamo l’opportunità di diventare una Chiesa della vicinanza … una
Chiesa che non si separa dalla vita, ma si fa carico delle fragilità e delle
povertà del nostro tempo, curando le ferite e risanando i cuori affranti con il
balsamo di Dio» (Momento di riflessione
per l’inizio del Percorso sinodale, 9 ottobre 2021).
Per
attuare questo cammino nella nostra diocesi, si è costituito un gruppo di
lavoro, che in questi mesi ha lavorato con passione e impegno, per mettere a
fuoco tempi e modi di questo percorso, che ora deve coinvolgere le nostre
comunità: ringrazio di cuore tutti i membri dell’équipe, per quello che hanno
già fatto e per il servizio che continueranno a offrire nella realizzazione dei
differenti momenti d’incontro e d’ascolto.
Nelle
prossime settimane, le comunità parrocchiali, attraverso i loro sacerdoti, le
comunità religiose, i movimenti e le associazioni laicali, i diversi servizi
della pastorale diocesana, soprattutto rivolti a molteplici ambienti di vita
saranno contattati dai referenti diocesani del cammino sinodale e dai membri
dell’équipe e riceveranno indicazioni e materiale di lavoro, per realizzare l’ascolto
più ampio possibile delle persone su temi e domande che riguardano il vissuto
della fede, l’esperienza di Chiesa, le attese e i passi da fare per crescere e
per vivere sempre di più come Chiesa sinodale.
Nei
mesi di marzo-aprile si svolgerà la prima tappa chiamata Germogli di una Chiesa che ascolta, che coinvolgerà diversi
contesti attivati in collaborazione e dialogo con i soggetti della pastorale
ordinaria, mentre nel mese di maggio saranno costituiti nelle parrocchie e nei
vicariati centri di ascolto sinodale, con un percorso indicato e modulato
secondo le scelte dei singoli gruppi.
È
essenziale che ci sia una disponibilità
attiva e direi anche creativa da parte di tutti, con la passione a mettersi
in gioco, utilizzando e valorizzando gli strumenti che saranno offerti, e
sentendosi chiamati a essere protagonisti di un cammino che appare promettente
e che chiede d’essere vissuto con fiducia, in umile e intensa invocazione allo
Spirito del Signore.
Questo
è l’invito che rivolgo a tutti voi e a tutte le comunità, perché la fase
diocesana del Sinodo della Chiesa universale sia vissuta e porti frutto,
facendo maturare uno stile sinodale che dovrebbe sempre più caratterizzare il
cammino e la missione della Chiesa in questo tempo.
Concludo
questo mio breve messaggio con le stesse parole con cui chiudevo l’omelia nella
messa d’apertura del cammino del Sinodo nella diocesi, lo scorso 17 ottobre:
«Ritengo essenziale, per la fecondità del cammino sinodale che oggi apriamo,
vivere una corale e intensa invocazione allo Spirito, docili alla sua azione e
alla sua guida, e accompagnare i momenti d’incontro e d’ascolto che
condivideremo, con tempi di preghiera, soprattutto di adorazione davanti
all’Eucaristia, nelle nostre comunità, perché sia chiaro che al centro di tutto
c’è il Signore, c’è Lui presente e vivo, da ascoltare e da guardare … Iniziamo il nostro cammino, come Chiesa di
Pavia, con fiducia, con disponibilità, e chiediamo a Maria, madre della Chiesa,
di accompagnare i nostri passi con il suo materno amore».
Pavia,
2 febbraio 2022
Festa
della Presentazione di Gesù al tempio
+
Corrado vescovo
LETTERA DEI VESCOVI AGLII UOMINI E ALLE DONNE DI BUONA VOLONTA'
8 Ottobre 2021
Carissima, carissimo,
tu che desideri una vita autentica, tu che sei assetato di bellezza e di giustizia, tu che non ti accontenti di facili risposte, tu che accompagni con stupore e trepidazione la crescita dei figli e dei nipoti, tu che conosci il buio della solitudine e del dolore, l’inquietudine del dubbio e la fragilità della debolezza, tu che ringrazi per il dono dell’amicizia, tu che sei giovanee cerchi fiducia e amore, tu che custodisci storie e tradizioni antiche, tu che non hai smesso di sperare e anche tu a cui il presente sembra aver rubato la speranza, tu che hai incontrato il Signore della vita o che ancora sei in ricerca o nel dubbio…desideriamo incontrarti!
Desideriamo camminare insieme a te nel mattino delle attese, nella luce del giorno e anche quando le ombre si allungano e i contorni si fanno più incerti. Davanti a ciascunoci sono soglie che si possono varcare solo insieme perché le nostre vite sono legate e la promessa di Dio è per tutti, nessuno escluso.
Ci incamminiamo seguendo il passo di Gesù, il Pellegrino che confessiamo davanti al mondo come il Figlio di Dio e il nostro Signore; Egli si fa compagno di viaggio, presenza discreta ma fedele e sincera, capace di quel silenzio accogliente che sostiene senza giudicare, e soprattutto che nasce dall’ascolto. “Ascolta!” è l’imperativo biblico da imparare:ascolto della Parola di Dio e ascolto dei segni dei tempi, ascolto del grido della terra e di quello dei poveri, ascolto del cuore di ogni donna e di ogni uomo a qualsiasi generazione appartengano. C’è un tesoro nascosto in ogni persona, che va contemplato nella sua bellezza e custodito nella sua fragilità.
Il Cammino sinodale è un processo che si distenderà fino al Giubileo del 2025 perriscoprire il senso dell’essere comunità, il calore di una casa accogliente e l’arte della cura. Sogniamo una Chiesa aperta, in dialogo. Non più “di tutti” ma sempre “per tutti”.
Abbiamo forse bisogno oggi di rallentare il passo, di mettere da parte l’ansia per le cose da fare, rendendoci più prossimi. Siamo custodi, infatti, gli uni degli altri e vogliamo andare oltre le logiche accomodanti del si è sempre fatto così, seguendo il pressante appello di Papa Francesco che, fin dall’esordio del suo servizio, invita a “camminare, costruire, confessare”.
La crisi sanitaria ha rivelato che le vicende di ciascuno si intrecciano con quelle degli altri e si sviluppano insieme ad esse. Anzi, ha drammaticamente svelato che senza l’ascolto reciproco e un cammino comune si finisce in una nuova torre di Babele. Quando, per contro, la fraternità prende il sopravvento sull’egoismo individuale, dimostra che non si tratta più di un’utopia. Ma di un modo di stare al mondo che diventa criterio politico per affrontare le grandi sfide del momento presente.
tu che desideri una vita autentica, tu che sei assetato di bellezza e di giustizia, tu che non ti accontenti di facili risposte, tu che accompagni con stupore e trepidazione la crescita dei figli e dei nipoti, tu che conosci il buio della solitudine e del dolore, l’inquietudine del dubbio e la fragilità della debolezza, tu che ringrazi per il dono dell’amicizia, tu che sei giovanee cerchi fiducia e amore, tu che custodisci storie e tradizioni antiche, tu che non hai smesso di sperare e anche tu a cui il presente sembra aver rubato la speranza, tu che hai incontrato il Signore della vita o che ancora sei in ricerca o nel dubbio…desideriamo incontrarti!
Desideriamo camminare insieme a te nel mattino delle attese, nella luce del giorno e anche quando le ombre si allungano e i contorni si fanno più incerti. Davanti a ciascunoci sono soglie che si possono varcare solo insieme perché le nostre vite sono legate e la promessa di Dio è per tutti, nessuno escluso.
Ci incamminiamo seguendo il passo di Gesù, il Pellegrino che confessiamo davanti al mondo come il Figlio di Dio e il nostro Signore; Egli si fa compagno di viaggio, presenza discreta ma fedele e sincera, capace di quel silenzio accogliente che sostiene senza giudicare, e soprattutto che nasce dall’ascolto. “Ascolta!” è l’imperativo biblico da imparare:ascolto della Parola di Dio e ascolto dei segni dei tempi, ascolto del grido della terra e di quello dei poveri, ascolto del cuore di ogni donna e di ogni uomo a qualsiasi generazione appartengano. C’è un tesoro nascosto in ogni persona, che va contemplato nella sua bellezza e custodito nella sua fragilità.
Il Cammino sinodale è un processo che si distenderà fino al Giubileo del 2025 perriscoprire il senso dell’essere comunità, il calore di una casa accogliente e l’arte della cura. Sogniamo una Chiesa aperta, in dialogo. Non più “di tutti” ma sempre “per tutti”.
Abbiamo forse bisogno oggi di rallentare il passo, di mettere da parte l’ansia per le cose da fare, rendendoci più prossimi. Siamo custodi, infatti, gli uni degli altri e vogliamo andare oltre le logiche accomodanti del si è sempre fatto così, seguendo il pressante appello di Papa Francesco che, fin dall’esordio del suo servizio, invita a “camminare, costruire, confessare”.
La crisi sanitaria ha rivelato che le vicende di ciascuno si intrecciano con quelle degli altri e si sviluppano insieme ad esse. Anzi, ha drammaticamente svelato che senza l’ascolto reciproco e un cammino comune si finisce in una nuova torre di Babele. Quando, per contro, la fraternità prende il sopravvento sull’egoismo individuale, dimostra che non si tratta più di un’utopia. Ma di un modo di stare al mondo che diventa criterio politico per affrontare le grandi sfide del momento presente.
Questo è il senso del nostro Cammino sinodale: ascoltare e condividere per portare a tutti la gioia del Vangelo.
È il modo in cui i talenti di ciascuno, ma anche le fragilità, vengono a comporre un nuovo quadro in cui tutti hanno un volto inconfondibile.
Una nuova società e una Chiesa rinnovata. Una Chiesa rinnovata per una nuova società.
Ci stai?
Allora camminiamo insieme con entusiasmo. Il futuro va innanzitutto sognato, desiderato, atteso. Ascoltiamoci per intessere relazioni e generare fiducia. Ascoltiamoci per riscoprire le nostre possibilità; ascoltiamoci a partire dalle nostre storie, imparando a stimare talenti e carismi diversi. Certi che lo scambio di doni genera vita.Donare è generare. Grazie del tuo contributo. Buon cammino!
È il modo in cui i talenti di ciascuno, ma anche le fragilità, vengono a comporre un nuovo quadro in cui tutti hanno un volto inconfondibile.
Una nuova società e una Chiesa rinnovata. Una Chiesa rinnovata per una nuova società.
Ci stai?
Allora camminiamo insieme con entusiasmo. Il futuro va innanzitutto sognato, desiderato, atteso. Ascoltiamoci per intessere relazioni e generare fiducia. Ascoltiamoci per riscoprire le nostre possibilità; ascoltiamoci a partire dalle nostre storie, imparando a stimare talenti e carismi diversi. Certi che lo scambio di doni genera vita.Donare è generare. Grazie del tuo contributo. Buon cammino!
Roma, 29 settembre 2021
Festa dei santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli
Festa dei santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli
IL CONSIGLIO PERMANENTE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
